Piano di inclusione

L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata in uso dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27/12/2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali…”. La Direttiva precisa: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana…”: l’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento va applicato in modo peculiare e non episodico, costruendo ambienti di apprendimento inclusivi. Il PAI è il documento che testimonia la riflessione della comunità scolastica rispetto alla cultura dell’inclusione e dà conto del cammino verso una sua più compiuta realizzazione. L’importanza della creazione di una comunità scolastica, che operi secondo i principi dell’inclusione, è ribadita anche nei decreti attuativi, datati 7 aprile 2017, della Buona Scuola (legge n.107 del 13 luglio 2015), nei quali si afferma che “… Obiettivo della riforma è quello di rafforzare il concetto di “scuola inclusiva”, attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche e rafforzando il ruolo della famiglia e delle associazioni nei processi di inclusione.” Nei citati decreti viene anche ribadito il ruolo del PAI, come momento di riflessione sulle azioni da attuare per l’inclusione, dato che si afferma che il “… Piano per l’inclusione rappresenta il principale documento programmatico-attuativo della scuola in materia di inclusione; esso è parte integrante del Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF). “ Nel D. Lgs. n. 66/2017 nei principi e nelle finalità definite all’art. 1 si esplicita che “L’inclusione scolastica: a) riguarda le bambine e i bambini, le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti, risponde ai differenti bisogni educativi e si realizza attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno nel rispetto del diritto all’autodeterminazione e all’accomodamento ragionevole, nella prospettiva della migliore qualità di vita; b) si realizza nell’identità culturale, educativa, progettuale, nell’organizzazione e nel curricolo delle istituzioni scolastiche, (…)

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